Alla lezione di danza afro-caraibica, abbiamo imparato i passi di una danza guatritrice, non tanto delle ferite esterne, quanto di quelle interne, una danza che toglie la negativita’, che -come diremmo noi – taglia i rami secchi e comincia un nuovo cammino. Si inizia stando piegati come se si tagliassero grossi fasci d’erba, si avanza tagliando e si taglia sempre piu’ forte, sempre piu’ decisi… poi ci si alza, si e’ dritti, forse addirittura piu’ alti del solito e si avanza tastando la terra con i piedi, infine con l’erba raccolta ci si spazzola per togliere gli ultimi rimasugli di vita negativa… e comincia un nuovo giorno. E danzando, danzando, mi e’ venuto da piangere, senza pensarci, solo perche’ quel ballo stava davvero smuovendo qualcosa di dimenticato e immobile dentro… per questo la danza era nata, per questo il teatro era nato, per dare sollievo alle pene umane…